Senti il legame...

Avatar è un film che affascina, senza ombra di dubbio… eppure ciò che lo rende unico, non è nè la possibilità di guidare un corpo a distanza, nè l’esplorazione di un mondo alieno. E’lo Tsaheylu. Qualcosa di mai visto nella storia del cinema, la punta di diamante di Avatar. Il sistema neuronale alieno termina in una sorta di antenna, che può schiudersi per unirsi ad altre giunzioni ed è la parte più delicata dei na’vi, infatti è usanza che l’antenna venga intrecciata con i capelli, per proteggerla e nasconderla.

Abbiamo già visto cosa possono fare i telepati e sappiamo anche quali possano essere i poteri degli empatici.. ormai sono davvero poche le cose che possono ancora sorprenderci, dopo anni di Super Eroi, Star Trek, X-man e vampiri, eppure l’uomo non è mai riuscito ad immaginare questi due poteri riuniti in un’unico personaggio ed è questo che lo Tsaheylu permette. Quando le congiunzioni si uniscono, si crea un legame inscindibile ed unico, per la vita… ma non è una via per controllare gli altri, come può accadere con i telepati nelle storie di fantascienza, si tratta piuttosto di un legame di condivisione, che permette al na’vi di sentire le emozioni degli animali e diventare un tutt’uno con la sua mente. Con lo Tsaheylu infatti sebbene prevalga la mente del guerriero, l’Ikran conserva i suoi istinti animali e quando il collegamento avviene con l’albero delle voci, l’ Utraya Mokri, il na’vi si unisce ad un’entità così vasta che la sua mente non riesce ad averne piena visione, ma egli mantiene i suoi pensieri e la sua percezione, perchè questo legame non diventa mai invasivo.

L’intero pianeta sembra essere un sistema neuronale e tutti gli esseri viventi che lo abitano, possono collegarsi ad esso e tra di loro. Il legame però non deve mai essere imposto e gli animali devono scegliere il na’vi con cui vogliono unirsi. Ugualmente lo Tsaheylu può legare per sempre due na’vi ed al termine della loro vita, il pianeta li riaccoglie con sè, proprio grazie a questa terminazione nervosa. I na’vi non si fidano solo dei cinque sensi, quindi.. ma tutto ciò che vedono e toccano, può essere confermato da un’ulteriore “vista” che può “sentire” l’intera essenza di ciò che li circonda, ma al contrario dei cinque sensi, l’uso dello Tsaheylu non è involontario. Un umano tra i na’vi non può che apparire come un bambino, perchè ancora non sa come usarlo ed Avatar ci mostra proprio come il protagonista pian piano inizia ad affidarsi sempre di più allo Tsaheylu. I na’vi infatti non possono sopportare di vivere senza la possibilità di sentire il legame con ciò che li circonda ed a questa prospettiva, preferiscono la morte.



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