Da che parte stare?

Non si può ascoltare questa storia senza prendere una posizione.. uomini o na’vi? La scelta del protagonista la conosciamo già. Secondo le statistiche, pochi o quasi nessuno ha scelto gli uomini.. ed il motivo è semplice, sono colonizzatori e non è mai bello essere cacciati da casa propria in cambio di pietrine colorate, solo per rendere ricchissimi i più ricchi (infatti chi mai potrebbe finanziare una spedizione spaziale di tale portata?). La stragrande maggioranza ha scelto i na’vi i nativi che combattono una guerra più giustificabile e difensiva per proteggere l’ecosistema del loro mondo e se stessi… ma una guerra nella sua complessità e semplicità, può davvero ridursi a buoni e cattivi: na’vi ed uomini?

Chi è così disperato da accettare di farsi ibernare per circa 6 anni e partire verso le profondità dello spazio in una capsula? La Terra è forse diventata tanto desolata, che questi uomini non hanno più nulla da proteggere, nè ricordano cosa voglia dire questa parola? Oppure si tratta di semplici soldati, che arrivano ricchi di ignoranza e di materialismo, pensando ai na’vi come a delle creature ostili ed al loro pianeta ed agli alberi come a delle cose… troppe variabili, per condannare e giudicare.. perciò come spesso capita, tra le due fazioni, c’è anche una piccola parte che nel conflitto, sceglie di prendere le parti del pianeta. E’ triste vedere lo scontro tra le due razze, dove gli uni e gli altri cadono… i primi, se si può passare il termine, perché sono stati traditi dal protagonista (i na’vi adesso conoscono la loro strategia di battaglia) ed i secondi, perchè le armi umane non sono state create per colpire un solo individuo, ma al contrario ogni intralcio viene estirpato al pari di un nido di vespe.

Come mai l’uomo non fa altro che rovinare i paradisi terrestri che incontra? Perché Pandora è stata costretta a vivere la sua prima guerra mondiale ed essere bagnata dal sangue di na’vi, uomini e animali? Questo è ciò che si è chiesta quella parti di pacifisti che questo conflitto non lo voleva vedere… mentre Tsu’tey cade, ma ancor prima quando l’albero delle voci cade, viene da chiedersi con amarezza se Jake non avrebbe potuto fare di meglio: parlare subito con Grace, spiegare a Neytiri che gli uomini stavano per attaccarli e che dovevano evacuare almeno per salvare tutta la tribù, sabotare in qualche modo i documenti che Parker Selfridge invia regolarmente ai suoi finanziatori e così via…. ma la risposta non può che essere la solita, la più semplice. Jake è un uomo ed in quanto tale ha preferito vivere il suo sogno finché ha potuto, temendo di minare la fiducia di Neytiri e di deludere Grace… ma è pur sempre vero che la scelta di Jake è stato un gesto forte, che non può evitare di emozionare gli spettatori e di farli vergognare un po’, ma di fronte alla guerra, come anche Avatar ci mostra, non c’è niente che si possa evitare: è solo sangue che ricade su altro sangue.

Non dimentichiamo mai che il tradimento di Jake nasce dalla scelta di disubbidire agli ordini per combattere seguendo i propri principi e per questo appartiene a quella rara casta di uomini che quando combinano qualche guaio cercano di rimediare. Jake ha deciso di schierarsi dalla parte dei più deboli.. perciò si può dire che nella confusione degli eventi e della debolezza umana Jake abbia effettuato la scelta migliore, perchè ricordiamocelo.. nulla gli vietava di abbandonare i na’vi e tornarsene a casa con due nuove gambe, ma così non è stato.


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